Avete sentito del massacro in quella
scuola del Connecticut? Ventisei vittime, e venti erano solo bambini
tra i cinque e i dieci anni. Nel prossimo Angelus il Papa parlerà di
come gli Stati Uniti confermino di essere la civiltà dei grandi
sprechi.
“Vorrei poter fare arrivare il mio
messaggio a più persone” ha commentato il Santo Padre “ma in 140
caratteri non ci stanno abbastanza doppi sensi”.
Questa storia mi ha lasciato davvero
sconvolto. Quella del papa su Twitter, intendo.
Non si può non ammettere che i
tedeschi siano gente piena di sorprese: un giorno ti spiegano i
vantaggi di una stufa a pellet e il giorno dopo sono lì a benedire
il presidente ugandese per l'introduzione della pena di morte come
sanzione per il reato di omosessualità.
Il reato
di omosessualità. Ma ci rendiamo conto? Dopo una tale
modernizzazione mi sarei aspettato una crociata contro sceneggiatori
e attori di web series su YouTube.
Almeno
lì avrebbe avuto la mia approvazione.
Questo nuovo Papa comunque comincia a
piacermi: prima o poi lo beccherò mentre fa il culo ai valdesi su
playstation network.
Il presidente Obama si è comunque
dimostrato contrario alla decisione di Benedetto XVI: l'approvazione
della legge “Kill the gay Bill” costerà all'Uganda la
sospensione degli aiuti in favore di Kampala. E niente playstation.
Tra l'altro, non fa ridere?
No, non il fatto che una nazione in cui
se il junk food vuole
ucciderti può comprarsi una .44 magnum, ma il nome della legge.
“Kill the gay Bill”.
Mi fa
pensare al titolo di un film di Tarantino.
Solo
che in questo Uma Thurman vuole ammazzare David Carradine perché si
è inculato suo marito il giorno prima del matrimonio.
Un'epica
battaglia finale a colpi di palline ben-wa.
Cosa
ci posso fare? Sono una persona dalla fervida immaginazione.
Ecco
cosa avrei dovuto dire allo psicologo infantile.
Voi
pensate che il mondo stia finendo, vero? Che pezzo per pezzo le cose
si sgretolino, e questo ammasso di atomi senza valore nell'universo
sparisca per sempre. C'è un piacere malsano nei vostri conti alla
rovescia, ma quando pensate al sipario cosmico che sta per calare
sull'esistenza della scimmia, pensate che non potrà essere ora.
Perché quando le cose vanno male, possono solo peggiorare. Anelate
la fine di una tortura, che come in un tragico scherzo, non arriverà.
Quello
che vi spaventa davvero è non lasciare traccia, il salto nel buio
pronto ad inghiottirci.
Per
questo ci sono tanti #faiunadomandaalpapa, così tante fan page, così
tanto orrore ogni volta che restate soli con voi stessi. E dio non
voglia che lo siate mai.
Ma lo
siete.
Ah,
poi ho anche letto che è morto Riccardo Schicchi, ma a tutti coloro
che lo piangono dico solo: tranquilli, lo rivedrete. Nel nostro Paese
i morti non finiscono nella tomba. Si candidano.
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